Saturday 28 June 2008

Epifania sul cesso

Oggi l’idea era di andare al mare, ma le troppe ciliegie che ho mangiato ieri si stanno vendicando di brutto – forse non hanno capito che io volevo solo aiutarle a realizzare il loro destino – e così, invece di passare la giornata a Torre Canne a fare il bagno e a mangiare panini col polpo, mi trovo a stringere i rapporti col cesso. Samuel Johnson riteneva che “non c’è niente che fa concentrare la mente quanto la certezza di dover essere impiccato il giorno dopo”. Che io sappia, Johnson non ha mai esagerato con le ciliegie di Conversano, ma il principio è lo stesso. Insomma, quello che veramente ti fa concentrare la mente, che si manifesti come morte imminente o come frutta riemergente, non è altro che la diarrea.

Ed è così che è nata la mia nuova visione politica *. Posso rivelare, per il beneficio dei futuri storici della politica, che il momento dell’epifania è stata caratterizzato da un forte crampo allo stomaco, ma adesso non soffermiamoci su questi dettagli. Passiamo direttamente alla verità fondamentale che mi è stato svelato, al problema di base che, se vogliamo assicurare un futuro decente ai nostri figli, dovremo risolvere al più presto: siamo troppo kin d merd.

Che cosa si può fare? Fortunatamente, sono stato illuminato non solo sul problema stesso, ma anche (le ciliegie erano davvero tante) su come risolverlo. Come spesso accade quando si ha a che fare con i problemi gravi, la soluzione risulta così semplice che c’è da meravigliarsi che nessuno ci sia arrivato prima. E’ un rimedio che si può riassumere in una singola parola: eliminiamo.

Riporto qui sotto l’elenco di cose da eliminare:

1) Le zanzare. Tanto, non piacciono a nessuno.

2) I tifosi del Liverpool. Idem, e sono anche presuntuosi.

3) Domenica In. Danneggia gravemente il cervello.

4) La prescrizione. Sarà perché sono straniero, ma la logica (“La dichiariamo colpev... Cavolo, sono già le cinque!... E’ libero di andare.”) di questo meccanismo mi sfugge.

5) McDonalds. Non mi piace neanche l’odore.

6) L’inno nazionale britannico. Fa schifo, e poi perché salvare la regina?

7) Vittorio Sgarbi. Meglio le zanzare.

8) Manchester. Piove sempre e gli abitanti hanno un accento orribile.

9) Cassieri maschi. Sono troppo lenti.

10) “Cultura” scozzese. Per amor di Dio...

* Chi non è ancora socio del mio partito FUC (Forwards and Upwards for Change) può consultare il blog del 10 febbraio 2008 per avere informazioni su come iscriversi.

5 comments:

Anonymous said...

BELL'IMMAGINE "DOMESTICA" NN C'è KE DIRE...ADESSO I RAGAZZI A CUI INSEGNI T VEDRANNO DA UN'ALTRA OTTICA!!!
KIKI

SunOfYork said...

non capisco cosa tu abbia sempre da ridire sulla scozia
:-)

Sun

Anonymous said...

E io che ero dubbiosa se pubblicare o meno sul mio blog un "Booty Call Agreement" per evitare accuse di maschilismo! Qui si salvano le cassiere, le zanzare se paragonate a Sgarbi e poco altro: mi sento meno "in colpa".

Paul said...

Intendi come uomo politico, Kiki, non come uomo sul cesso, vero?

Sun, don't get me started on Scotland... :-) Dico solo che sarebbe ora di ricostruire (per bene) il Muro di Adriano.

Anastasia, when in doubt - to quote the Duke of Wellington - "Publish and be damned!" Così la vita è più interessante.

Anonymous said...

lo so che è una top ten ... ma non si potrebbe fare uno strappo alla regola e inserire anche i vigili urbani nella tua lista?