Saturday 7 August 2010

Il declino del chierichetto-imprenditore

Qualche mese fa, durante una cena famigliare, Nipote 6A ha fatto la seguente domanda a mia sorella Six:
“Mamma, ma in tutto il mondo ci sono persone più ricche di Zio Four?”
Abbiamo evitato tutti di guardare Four. Conosciamo già quella sua espressione compiaciuta da quando da ragazzino vinceva a Monopoly grazie alla sua capacità di convincere la mia sorellina Nine a vendergli le proprietà di valore a prezzi ridicoli. (Abbiamo scoperto anni dopo che, in cambio, Nine – mica era fessa, la bambina – si faceva dare una percentuale del guadagno delle Smarties di contrabbando che Four spacciava davanti al cancello della All Saints’ Primary School.)
“Direi che ce ne sono tante,” le risponde la madre.
Adesso, divertiti, tutti fissiamo Four, che non ha mai sopportato l’idea che qualcuno possa avere più soldi o più potere di lui: a sette anni, si é dimesso dai chierichetti ad All Saints quando ha scoperto che non aveva il diritto né di sentire le confessioni, né di dare l’assoluzione; poco dopo, ha messo su la sua prima impresa vendendo indulgenze durante gli incontri bisettimanali dell’Associazione dei Catechisti Ritardati di Liverpool.
“A dire la verità, 6A, sono anche io più ricco di Zio Four.” Stupiti, ci giriamo tutti verso mio fratello più piccolo, Seven. Tutti tranne Four, che é troppo impegnato a cercare di sopravvivere al pezzo di arrosto di agnello che gli é andato di traverso. Nine gli dà un colpo sulle spalle e un’enorme pallottola di carne ovina masticata esce ad alta velocità dalla bocca dell’ex chierichetto-imprenditore, sfiorando l’orecchio di Seven.
“Tu che cosa fai, Zio Seven?” chiede 6A. “Da grande, io voglio fare il lavoro che fai tu.”
“In effetti, non ci hai mai spiegato che cos’é che fai lì in Svizzera,” aggiunge mia sorella. “Dovremo mandare qualcuno a indagare.”
Four – che ha ripreso a respirare normalmente – annuisce entusiasta ma Seven, sorridendo tra sé e sé, non risponde. Io, intanto, controllo la mia agenda.