Saturday, 31 October 2009
Incontri ravvicinati del tipo giapponese
Sono le 9,37 di venerdì mattina e sono in ritardo. Ho le farfalle allo stomaco e sto sudando, ma fortunatamente non si vede il sudore perché, mentre percorro ad alta velocità Via Carulli, scoppia una di quelle tempeste tropicali che consistano non tanto di gocce quanto di colonne di acqua. Nel giro di 30 secondi, infatti, non sono più riconoscibile come essere umano e, all’angolo di Corso Cavour, vengo scambiato da un gruppo di turisti giapponesi per una fontana. Da sotto i loro ombrelli supertecnologici Suzuki, mi fanno le foto, sfogliano freneticamente le guide in cerca di informazioni sulla mia storia, e due di loro mi buttano delle monete addosso. All’improvviso mi viene lo starnuto. I giapponesi rimangono un attimo sbalorditi – evidentemente, a Tokyo e a Yokohama le fontane non si raffreddano – e poi cominciano ad emettere una serie di dittonghi improbabili che mandano in confusione una signora cieca ferma lì al semaforo ad aspettare il segnale acustico del verde. Se non fosse che sono così pieno di apprensione per l’appuntamento con il mio nuovo dentista, mi metterei a ridere.
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7 comments:
Bellissimo immaginarti sorretto da delfini mentre impugni un tridente e governi le acque; in quale piazza ti collochiamo ?
WoW :-)
Opterei per Piazza di Monte Citorio, LD, così inizio subito a fare un uso produttivo del tridente.
Ciao! Il dentista e' sempre una cosa difficile! Bella l'immagine della fontana! :D
Ciao Vittoria! La visita dal dentista diventa ancora più difficile quando ci arrivi travestito da fontana.
Spera solo che non arrivino i turisti determinati a lanciare le monetine!
Le monetine sono sempre benvenute, Anastasia. Anche per le fontane è un momento di crisi economica.
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