Wednesday 9 September 2009

Back to the Future

Non mi ricordo bene quanti anni avevo quando ho letto Murder on the Orient Express, ma mi ricordo chiaramente che il libro mi ha convinto di voler lavorare da grande come detective specializzato negli omicidi sui treni. Non mi preoccupava più di tanto il fatto che la gente si uccideva fin troppo raramente nelle carrozze della British Rail*: tanto, tra gli altri miei lavori come capitano dell’Everton e del Brasile (stavo già studiando il problema spinoso della nazionalità) e come scrittore di romanzi di successo, non avrei avuto più di un paio di giorni al mese da dedicare alla risoluzione dei misteri che lasciavano perplessa la polizia.
Farete fatica a crederci, ma non sono mai diventato detective, e sto ancora aspettando di essere chiamato sia dall’Everton che dal Brasile, ma il fascino per i treni, soprattutto quelli di lusso, è rimasto. È con un certo senso di soddisfazione, allora, che stringo in mano il biglietto per l’Empire Builder, il treno che ogni giorno parte da Chicago per Seattle e Portland nel lontano nord-ouest degli Stati Uniti, un viaggio di piu’ di 3.550 km, durante i quali si torna indietro nel tempo per ben due volte – dal Central Time al Mountain Time, e dal Mountain Time al Pacific Time. Back to the Future senza lo scienziato pazzo.
Alle 22,55 di un lunedì sera, raggiungo il treno a Minneapolis-St Paul. All’interno della stazione si fa tipo check-in: chiedono il biglietto e scrivono con il pennarello su un piccolo cartello che il passeggero poi porta sul treno con sé. La signora davanti a me si becca “FAR”, il che mi lascia un attimo perplesso: è forse il nome di un paese? O sarà che l’Amtrak offre la possibilità di mandare lontano i parenti indesiderati? Più ci penso, più mi sembra plausibile la seconda ipotesi. Con un minimo di marketing – Zio fastidioso? Bambini incontrollabili? Moglie/marito scassacazzo? Non subire più le rogne: con i nostri pacchetti FAR, VERY FAR e BEYOND THE UNIVERSE, adesso puoi ritrovare gli spazi che ti mancano. Chiamaci oggi per sapere di più su come mandare veramente le persone a quel paese e anche oltre. Sconti disponibili per mocciosi, chiacchieroni e testimoni di Geova – il guadagno sarebbe garantito.
Ricevo anch’io il mio piccolo cartello (“WGL”), esco sulla banchina e salgo sul treno, dove una donna in divisa mi spiega che devo salire al secondo piano. Al secondo piano? Dall’esterno, per il buio, non si vedeva bene la parte di sopra dell’Empire Builder; non è che ho capito male il nome e adesso mi trovo nell’Empire Building? FUCK ME, STO PER VIAGGIARE IN UN GRATTACIELO SULLE RUOTE!…E come faremo sulle curve? Avranno pensato ai tunnel?
Arrivato in alto alla scala che porta al primo piano, però, comincio a tranquillizzarmi. Innanzitutto non trovo banchieri disperati pronti a buttarsi dalle finestre, e poi mi ricordo che per gli americani i piani cominciano non da “Terra” ma da “Primo”. In altre parole, quello che loro chiamano il secondo piano è per noi europei il primo piano. Che sollievo! Non si tratta allora di un grattacielo, ma semplicemente di un treno uguale a quelli della Ferrovia del Sud Est!
Forse non proprio uguale. Le poltrone sono grandi abbastanza da accomodare ognuna due europei, tre anoressiche o una piccola tribù di pigmei, e sono di una comodità unica. Un’altra donna in divisa mi prende il cartello e lo affigge sul portabagagli sopra la mia testa.
“West Glacier, huh?” dice. “You’ll be needing this, then. Sweet dreams!”
Mi dà un cuscino e, con uno schiocco delle dita, trasforma la poltrona in uno splendido letto a 45°. Mi addormento nel giro di cinque secondi, e mi sveglio solo alle tre e mezza di notte quando, dalla poltrona davanti a me, la signora con il cartello “FAR” si alza per scendere.
“Fargo, North Dakota!” annuncia il controllore.
Fargo! Uno dei miei “detective films” preferiti! Ed eccomi qui su un treno! L’unica cosa che mi serve adesso è un omicidio…

*all’epoca – prima che la privatizzazione rendesse un viaggio in treno impossibilmente costoso, persino per gli assassini più ricchi – la Gran Bretagna aveva ancora una ferrovia nazionale funzionante.

6 comments:

Roberta said...

Smettila di fare lo splendido!
E cmq se prendi Trenitalia ti passa tutta questa "mistica fantasia" sui treni...fidati!!!;-)

Lucid dream said...

Ho intenzione di intraprendere la carriera di detective quando sarò un po' più agée..con un filo di perle sarò uguale alla sig.ra Fletcher.Se sei dell'idea si potrebbe aprire una agenzia e contemporaneamente scrivere libri gialli con titoli come "The corpse danced at Midnight".

Anastasia said...

Averlo saputo prima: io vorrei sbrazzarmi di un genitore, tu risolvere un caso di omicidio in treno...avremmo potuto organizzare!

Paul said...

Roberta, forse dovresti passare sulla Ferrovia Sud Est, che lì troverai tutta la mistica fantasia che vuoi.
LD, fammi capire bene...quando avrai una certa età, pensi di fare ben due carriere invece di oziare sullo yacht? Potrei collaborare tramite cartolina semmai...
Anastasia, c'è sempre tempo, ma così è troppo facile...non mi lasci il priscio di indovinare il colpevole.

Anastasia said...

Non sarei certo io ad ucciderlo: rancorosa per la vita, è vero, ma mica idiota!
Chissà perchè leggendo questa notizia mi è venuto in mente il tuo blog..
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/inbreve/2009/10/08/visualizza_new.html_985861254.html

Paul said...

Bellissimo l'articolo, Anastasia! Grazie!