Wednesday 31 December 2008

natale surreale in Inghilterra

Prima ancora di atterrare a Liverpool qualche giorno fa, avevo capito che si sarebbe trattata di un natale surreale. E’ anche vero che chiunque viaggi in aereo ha già l’impressione di entrare in qualche universo parallelo - da studi recenti, a proposito, è emerso che i sorrisi delle hostess (anche di quelle non ancora in possesso del certificato FDC – Faccia di cazzo) fanno congelare l’ossigeno; di conseguenza i passeggeri, costretti a respirare solo elio e microbi, subiscono alterazioni del cervello e, secondo alcuni esperti, tali alterazioni spiegherebbero perché in aereo le persone sono disposte a sborsare somme extraterrestri in cambio di panini pietosi.

Ma tutto questo si sapeva già. Sabato scorso, invece, l’impressione di aver affidato la propria vita ad esseri di un’altro mondo è stata rafforzata da una serie di annunci davvero spaventosi. Il primo brivido arriva poco dopo il decollo: “Our pilot today is Bruce from Sydney” (non per essere politicamente scorretto, ma se abbiamo mandato tutti i nostri criminali in Australia, non era mica per poi farci ammazzare en masse dai loro discendenti). Poi, mentre sto cercando di digerire un panino pietoso, sento: “Any final rubbish?”* (di solito la formula “Any final...?” – tipo “Any final words?” o “Any final wishes” – è riservato per chi si rivolge alle persone in fin di vita, ma neanche ad un serial killer sul patibolo ci si permette di chiedere “Any final rubbish?”. Non per niente questi voli si chiamano low-cost).

Non finisce lì, però. Mentre cerco disperatamente di ricordarmi le parole di “Ave Maria”, una delle assistenti di Bruce ci informa in un inglese molto caratteristico che a coloro che desiderano acquistare biglietti di pullman per Manchester, la compagnia aerea sarà lieta di offrire uno sconto del 10%! Manchester? Ma questi si drogano prima del decollo? Manchester?! Per chi non è al corrente, Manchester è amata dagli abitanti di Liverpool quasi quanto Lecce è amata dai baresi, con la differenza che a Lecce almeno qualcosa di bello da vedere c’è. Manchester, invece, non solo è la città più grigia dell’Inghilterra – se escludi Hull, che da tempo stiamo cercando di cedere alla Germania – ma può anche vantarsi della pronuncia piu’orribile della storia del pianeta.** Ad uno di Liverpool puoi anche fare lo sconto del 150% e offrire in omaggio a vita un’equipe di massaggiatrici ninfomani brasiliane, ma in quella città non andrà mai***. Prevedibilmente, vendono zero biglietti per il pullman per Manchester, e al momento dell’atterraggio i passeggeri piangono di sollievo.

Quest’anno, incredibilmente, l’atmosfera di surrealtà è ancora più percepibile a terra. Il 23 dicembre, come da tradizione, inizio a fare le compere natalizie. A Chester, quei pochi negozi che non sono già chiusi a causa della crisi economica sono caratterizzati da scafali vuoti, merce scontatissima e turisti europei compiaciuti che ostentano gli euro come se fossero diamanti. Alle casse, degli avvisi funebri informano i clienti che, qualora l’acquisto si riveli difettoso, non avranno il diritto al rimborso, in quanto dall’indomani il negozio non ci sara’ più. Fuori, per completare il quadro What the Fuck is Happening?, c’è un sole splendido: tutte le nuvole, a quanto pare, sono partite in vacanza per la Puglia.

Tornato dai negozi, trovo nel soggiorno una scena di tranquillita’ sconcertante - quando ero uscito qualche ora prima, tutto era normale: uno dei nipoti stava sgozzando un cugino noioso e un’altro gli stava mordendo il Rottweiler mentre in sottofondo loro sorella stonatissima cantava White Christmas. Adesso i primi due – con faccie da angioletti – stanno collaborando silenziosamente per completare un puzzle, e la cantatrice sta scrivendo serenamente su una pagina enorme piena di disegni bizzarri. Prima ancora che io riesca a svenire per lo shock, suddetta nipote mi spinge in mano il foglio, annunciando: “I wrote a story about you!”

Per motivi di copyright, non mi è consentito rivelare molti dettagli del racconto; vi posso solo dire che io e due miei amici veniamo spudoratamente sfruttati da Babbo Natale e dal suo entourage di folleti mercenari, mentre questi ultimi si ubriacano consumando i bicchieri di whiskey lasciati vicino ai caminetti da bambini già esperti nei meccanismi dei mercati. Più sconvolgente della trama, però, è l’illustrazione che mi dipinge dissanguato in un letto a forma di sarcofago, immagine che mi avrebbe turbato molto meno se non mi fosse capitato fra le mani solo qualche giorno prima della mia partenza per quella terra desolata in cui ho già rischiato più volte la vita: la scozia. Se poi ne esco vivo, vi racconterò...


* traduzione: “Qualche ultima stronzata da sparare?” Una lettrice hostess insiste che a bordo l’aereo su cui lavora lei, invece, questa frase significa: “qualcuno ha altri rifiuti da darci prima che atterriamo?” Decidete voi...

** per farvi un’idea del suono immondo, provate a parlare senza muovere né lingua né labbra e allungate le vocali come se foste troppo deficienti per portarle a termine. In alternativa, cercate su YouTube qualche intervista con Liam Gallagher.

*** da quando ho pubblicato questo blog, 143.521 abitanti di Liverpool mi hanno contattato insistendo che se l’offerta è ancora valida, sono anche disposti ad abbandonare la loro famiglia per andare a vivere nella città nemica.

8 comments:

Anonymous said...

beh,allora nn mi resta che augurarti buon anno....e buona fortuna!!

Anonymous said...

è sempre bello leggere i vostri interventi.. siete uno spasso! Vi auguro un buon 2009!
Cordiali saluti
Simona Leo

SunOfYork said...

Paul, si vede che c'hai un'eta!ormai ti danno del Voi!
divertiti in Scozia :)
sun

Paul said...

- Grazie, Anonymous. Happy New year and good luck to you too!

- Thanks, Simona! All the best to you too!

- Sun, come tu ben sai, un inglese non va in scozia per divertirsi ma per vocazione/bonta'.
Per il fatto del "voi", penso che Simona si stesse riferendo agli inglesi in generale e ai nostri interventi (politici, culturali, sportivi, ecc) opportuni in tutt'il mondo.

Anonymous said...

non mi starà mica paragonando i New Order ai Sud Sound System?

un suo ex-studente

Anonymous said...

Paul, questa tua insofferenza nei confronti degli scozzesi mi impedirà di realizzare il sogno di vederti nei panni di William Wallace che, con il suo kilt, è il condensato della virilità britannica.
Lucid Dream

Paul said...

- Anonymous, certainly not!!!

- Allora, Lucid Dream, se ho capito bene, non solo vuoi vedermi nei panni di uno scozzese che è stato castrato, impiccato e squartato, ma devo anche mettere il kilt? Che tentazione!

Anonymous said...

AH allora quando canta "I neeeeeed to be myseeeeeeeeeeeeeeelf, I can't be no one eeeeeeeeeeeeeeeeeelseeeeeeeeeeeeeeeeeeeee", oppure ogni volta che sta la parola "Shine" che ne esce una cosa assurda, è proprio che parlano davvero così. Io ero convinto che lo faceva solo nelle canzoni per fare il figo.
Checco