Thursday, 4 September 2008

Addio al Gelibato

Qualche giorno fa ho letto sulla famosa rivista parigina Qu'est-ce qu'on est Supérieure! che ogni anno in Inghilterra più di tre milioni di persone vengono uccise da parenti. E' vero che i francesi tendono ad esagerare i difetti delle altre nazioni quasi quanto ricorrono all'iperbole per parlare delle proprie qualità - se non sbaglio, alle Olimpiade di Beijing i nostri amici gallici hanno vinto medaglie d’oro sia per il Lancio della Critica sia per il Vanto in Alto - ma è anche innegabile che spesso i parenti (e forse non solo quelli inglesi) meriterebbero di essere eliminati.

Prendiamo il caso di Parente X (per rispetto della privacy e per non regalare troppe prove alla polizia nel caso di eventuali arresti, accuse, processi, ecc., preferisco non rivelare il suo vero nome). Fra tre settimane X si sposa, il che è significativo non perché costituisce in sé motivo di omicidio* ma perché necessita l'organizzazione di uno Stag Night**.

La parola chiave qui è “organizzazione”. Certo, progettare uno sbronzo collettivo non richiede l’assistenza di astrofisici o l’uso dei software della NASA, ma comunque un minimo di previdenza ci vuole. C’è anche da dire che di recente il compito di chiunque organizzi questi eventi si è complicato grazie all’evoluzione degli Stag Night in Stag Weekends o addirittura in Stag Weeks. Di conseguenza, bisogna prevedere attività sportive (golf, paracadutismo, caccia allo scozzese) per riempire quelle poche ore ogni giorno in cui lo Stag e i suoi compagni non si stanno o riprendendo dagli eccessi della notte prima o preparando per i baccanali della sera a venire. Rimane il fatto che si tratta di un livello di organizzazione che non dovrebbe rappresentare una sfida particolarmente difficile per un essere umano ancora in possesso di qualche facoltà mentale. O così avrei immaginato.

Tutto inizia bene. All’aeroporto di Ginevra ci aspetta un pullman di lusso guidato da un autista simpatico e gentile. Mentre ci avviciniamo ai paesaggi spettacolari intorno a Monte Bianco, beviamo lo champagne e, ridendo, discutiamo sulla potenziale letalità del rafting previsto per l’indomani. Tutti sono entusiasti, ad eccezione di un mio cugino, insolitamente pallido e silenzioso, che conosce bene il fiume. Il pullman comincia a salire. Davanti a noi la strada diventa implausibilmente ripida e ad un certo punto, mentre stiamo per precipitare in un abisso, intravedo dei pinguini tremanti che battono i denti e si stringono insieme sotto gli alberi.

Dopo alcune ore di salita arriviamo all’albergo, una struttura spartana di nome Le Dernier Refuge, dove siamo accolti da un personaggio che ricorda un modello di homo erectus nel Natural History Museum di Londra. Dai versi che emette questa figura, si capisce che dormiremo per terra e che c’è a disposizione un frigorifero per tenere calde le bevande. Sembra che non ci siano ristoranti nei pressi ma Erectus ci può fornire coltellini se vogliamo procurare della carne di orso polare dal ghiacciaio lì accanto. Non è chiaro se si tratti di tagliare bistecche dal cadavere di un animale già defunto o se da questi parti cenare sia una forma di Extreme Sport.

X si frega le mani per la contentezza. “Bello, eh, ragazzi? Che posto genuino! Beh, vogliamo uscire subito o ci prendiamo mezz’ora per rimetterci in sesto?”

C’è un silenzio glaciale.


* almeno per quanto mi riguarda, ma questo può dipendere dal fatto che non sono sposato.

** Così viene denominato in inglese l'Addio al celibato. Letteralmente il termine significa "Notte del Cervo". Deriva dal fatto che prima di accoppiarsi definitivamente, il cervo, insieme agli altri maschi del gregge, fa il giro di tutti gli abbeveratoi della foresta in cerca di cerve assetate di sesso e non trovandone finisce per ubriacarsi a ciuccio.

6 comments:

simona said...

questo post instiga manie omicide verso il cugino x anche chi del cugino x non è parente. (fa molto cugino It della famiglia Addams, tra l'altro :D)
ma io sono di parte, dato che guardo agli addii al calibato/nubilato come momenti tra i più tristi e trash della storia dell'umanità.
e complimenti all'autore che, in un mélange azzeccato di humour inglese e barese, fa ridere ad ogni rigo :D

Paul said...

Grazie, Simona.

L'addio al celibato diventa ancora più triste alle 3 di mattina quando non si trovano taxi e bisogna accompagnare Parente X (delirante e travestito da monaco) a piedi per 9 km per raggiungere l'ostello sulla montagna.

SunOfYork said...

bè ma almeno spero abbiate trovato qualcuna che vi prendesse a cazzotti, giusto per rimanere in tema :)

comunque pensavo che potrei inventarmi un nuovo business come animatrice di stag nights: mi basterebbero un paio di elettrodi da applicare in zone varie del corpo del futuro sposo (magari potrei usare il famoso dado per decidere quali zone) e un generatore di corrente ad alto voltaggio.
Poi gli direi che è niente in confronto a ciò che lo aspetta.
So essere molto incoraggiante, si sappia

Sun

Anonymous said...

Consolati: almeno nessuno parlerà dell'addio al celibato la domenica mattina in Piazza Grande in "comizi" in cui legare sbronze, spogliarelliste e occhiaie del giorno dopo all'antifascismo militante urlato da anziani in calzoni corti, sandali, calzini e dentiere traballanti nel dialetto di Modena.

Paul said...

- Sun, mi sa che i cazzotti li ha presi Parente X al suo ritorno dalla promessa sposa.
Per quanto riguarda il tuo nuovo business, ho le amiche che vorrebbero già prenotare il dvd compilation che sicuramente farai.

- Anastasia, non conosco questo festival. Lo fanno ogni anno?

Anonymous said...

La cadenza annuale è riservata solo alla manifestazione "commenta il festival della filosofia" (19-21 settebre) in cui i grandi filosofi ospiti a Modena vengono importunati dal brusio di sottofondo degli anzioni che, non avendo altro da fare, assistono a TUTTI gli incontri. Merita.
Quella precendentemente descrittà è semplice quotidianità; purtroppo.